(g.l.) A Cividale era ancora in corso la presentazione ufficiale dei brillanti risultati di Mittelfest-Imprevisti, che è arrivata la terribile notizia della scomparsa improvvisa di Omar Monestier, direttore di Messaggero Veneto e Il Piccolo, i principali giornali della regione, che era morto da poche ore ad appena 57 anni. Una notizia che è stata accolta con grande dolore, come del resto in tutto il Friuli Venezia Giulia a ogni livello, anche perché – è stato sottolineato con riconoscenza – Monestier è stato molto vicino alla cultura regionale e a Mittelfest in particolare, dove non ha fatto mancare mai il proprio apporto personale. Tutti si sono alzati per rendere omaggio al giornalista, di riconosciuta professionalità, esprimendo vicinanza alla famiglia, alle redazioni dei due quotidiani di Udine e Trieste e al mondo dell’informazione Fvg per la perdita di un suo così valoroso esponente.
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Mittelfest 2022 cala, dunque, il sipario sulla trentunesima edizione, la prima con capienza piena dopo i due anni della pandemia, e con un pubblico entusiasta che ha risposto prontamente, dimostrando come arte e cultura restino nutrimento fondamentale per creare più ampie visioni del futuro. Oltre al positivo dato territoriale, Mittelfest ha proiettato Cividale e l’intera regione Friuli Venezia Giulia nel sistema dello spettacolo dal vivo internazionale, richiamando anche spettatori da oltre confine e ritornando alla sua vocazione originaria e alle sue classiche date di mezza estate. Questa dunque la sua collocazione nel 2023: il 32° Mittelfest dal 21 al 30 luglio. Mentre il 3° Mittelyoung anticiperà il festival dal 18 al 21 maggio.
«Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi di questo Mittelfest appena concluso – ha sottolineato il presidente Roberto Corciulo – che ha saputo farsi carico del ruolo fondamentale di ponte tra culture, di fucina di arte e di nuove opportunità di coesione in Europa, di fronte a quell’inaspettato che fa paura e che caratterizza purtroppo le nostre vite da oltre due anni. Gli ottimi risultati di affluenza, critica e pubblico ripagano il lavoro fatto sia a livello artistico sia a livello di legami e interazioni con il territorio, con le realtà istituzionali, economiche e produttive che rafforzano identità e forza del nostro festival». Le sfide degli Imprevisti, infatti, hanno visto alzare il sipario di Mittelfest oltre 114 volte su 31 progetti artistici e 20 prime assolute di cui sei nazionali con 326 artisti presenti a Cividale, parte di 34 diverse compagnie. Gli spettacoli di Imprevisti hanno segnato il 73% di occupazione media, il 31% in più rispetto all’edizione 2019, l’ultima prima del Covid, con presenze in linea con l’edizione pre-pandemia. Gli abbonamenti sono più che raddoppiati, toccando quota 130.
Giacomo Pedini e Roberto Corciulo.
«Sono molto soddisfatto di come il pubblico ha accolto e reagito al programma: si è commosso, si è sorpreso, si è confrontato. Questo è segno di una vera attenzione che ha coinvolto e che ha mosso un ampio spettro emotivo, ed è ciò che ci si aspetta dalla cultura: un tempo rituale di sorpresa e condivisione», ha detto il direttore artistico Giacomo Pedini. E il riferimento va in particolare a un movimento dinamico degli spettatori, che di nuovo sono affluiti a Cividale da Paesi stranieri come Austria, Slovenia, Ungheria, Olanda e Polonia, evidenziando come il lavoro di diplomazia culturale, portato avanti in sede di programmazione, abbia avuto un immediato risvolto anche sul pubblico.
Hanno favorito questo risultato spettacoli che usano un linguaggio universale e che superano le barriere linguistiche e di età, come molte delle proposte di nuovo circo, tra cui i poetici Kuku del geniale clown Anatoli Akerman e Mr. Moon di Moon Cabaret, destinati anche alle famiglie, e lo spregiudicato Marc Oosterhoff, che ha proposto due allestimenti mozzafiato, come pure The Handke Project che ha visto un’importante collaborazione transnazionale. Ma anche gli spettacoli itineranti, che si rifanno alla vocazione organica di Cividale e di Mittelfest di dare vita a messe in scena site-specific, con risalto alle peculiarità storico-artistiche del territorio, e quelli tra il performativo e il digitale, che mettono in dialogo la tradizione con le nuove tecnologie. Si pensa qui specialmente a Dejà Walk degli AquasumArte, svolto lungo le vie della città, allo spettacolo di danza Stand Alones di Liquid Loft, svolto tra le collezioni di Palazzo de Nordis; Death and birth in my life di Mats Staub, allestito al Museo Archeologico Nazionale, e anche a Maçalizi, tratto da Yasmina Reza, concepito dentro una teca da fruire con auricolari nella Chiesa di San Francesco.
«Più in generale – ha aggiunto Pedini -, si può osservare un gradimento del pubblico sempre più marcato per spettacoli cross-over, dove si mescolano e si incontrano diversi linguaggi tra musica, teatro, danza e circo». E sotto questa categoria ricadono gran parte delle proposte in programma: da La singolarità di Schwarzschild, dal racconto di Labatut e diretto dallo stesso Pedini, che ha unito un’interprete acrobata e un musicista; a Vizijos, lo spettacolo visionario di Roberto Magro che ha incrociato sulle rive del Natisone suggestioni da vari registri; i due spettacoli con cui si è omaggiato il centenario di Pasolini, Pier Paolo Suite e Rosada, rispettivamente con Glauco Venier e Paolo Fresu; come quello dedicato a Dino Zoff, Il silenzio in cima al mondo, con Pamela Villoresi, che hanno unito musica e parole, e anche quello della Rappresentante di Lista che ha fuso pop e grande musica classica.
L’omaggio al direttore Omar Monestier.
Grande soddisfazione, poi, per il Progetto Famiglia che ha portato a teatro genitori e bambini ad un prezzo speciale e ha visto, nei tre spettacoli coinvolti e nei laboratori, la partecipazione di 570 persone. Pedini e Corciulo hanno espresso grande soddisfazione anche per la seconda edizione di Mittelyoung (andato in scena dal 12 al 15 maggio): è stato il “festival nel festival” che ha dato voce e palcoscenico ai giovani artisti under30 della Mitteleuropa attraverso una call internazionale e una giuria di curatores sempre under30.
«Mittelyoung è lo strumento con cui Mittelfest investe sulle nuove generazioni artistiche europee dando loro un sostegno concreto, anche economico – hanno sottolineato Corciulo e Pedini -; questa seconda edizione ci ha riempito di soddisfazione non solo per la qualità delle proposte andate in scena, ma anche per la partecipazione entusiasta del pubblico e per la qualità delle relazioni internazionali che il festival sta costruendo e rafforzando in una logica di programmazione transfrontaliera condivisa». I quattro giorni di Mittelyoung hanno fatto registrare 619 presenze complessive per i 9 spettacoli, a cui si aggiungono gli incontri con gli artisti e le 3 repliche di 17 selfie alla fine del mondo: un successo che guarda alla terza edizione di Mittelyoung già programmata dal 18 al 21 maggio 2023.
Anche il progetto Mittelland continua a crescere: la piattaforma di esperienze nata per valorizzare la vocazione turistica di Cividale, delle Valli del Natisone e del Torre, anche attraverso la realizzazione della Mappa Parlante di Fondazione Radio Magica Onlus, ha visto 28 eventi per oltre 2000 presenze. A Villa de Claricini Dornpacher, nell’ambito di Mittelfest, l’Associazione Mitteleuropa ha organizzato il forum economico-culturale che ogni anno vede protagonista un diverso Paese: dopo la Slovenia nel 2021, quest’anno è stato dedicato all’Austria col titolo “Fvg e Austria: un futuro da condividere”.
La presentazione dei risultati.
Legame con il territorio significa anche valorizzazione delle risorse umane: Mittelfest ha impiegato circa 120 persone tra personale organizzativo, tecnico, comunicazione, ufficio stampa, personale di sala e volontari. Un ringraziamento speciale va alla Protezione Civile di Cividale che dà sempre un supporto prezioso all’organizzazione del festival. Notevoli i numeri della comunicazione di Mittelfest con 15 mila foto scattate e grande riscontro su web e social con un traffico sul sito aumentato del 50% durante i 10 giorni di festival rispetto all’anno scorso, 6 milioni di persone raggiunte attraverso Facebook e Instagram, di cui 100 mila persone al giorno durante il festival.
La fascia demografica più attiva sul web è rappresentata da un pubblico femminile tra i 35 e i 44 anni. Dejà Walk, lo spettacolo itinerante 2022, e il concerto del La Rappresentante di Lista sono i due spettacoli che hanno generato maggiore interesse online. Grande attenzione è stata data sulla stampa locale, nazionale ed estera (in lingua slovena, tedesca): il Festival ha ottenuto una copertura di oltre 1.000 uscite totali, di cui oltre 350 sulla stampa locale, 29 su testate cartacee nazionali, 560 online e 70 apparizioni in radio e televisioni.
Mittelfest è sempre più tecnologico e multi device con Mittelpod, il podcast che ogni settimana ha raccontato le mille sfumature degli Imprevisti con la voce del direttore artistico Pedini, e la MittelfestApp disponibile su App Store e Google Play, la piattaforma per avere a portata di mano e di smartphone tutto il mondo Mittelfest: calendario spettacoli, orari, biglietti e tutte le informazioni per vivere al meglio il festival.
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In copertina, Omar Monestier a Cividale durante un dibattito a Mittelfest.
(Foto di Luca A. d’Agostino Phocus Agency)